Scene tra Storia e Memoria della Resistenza |
Piccolo approfondimento storico del primo film in programmazione.
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Martedì 20 novembre 2012, ore 20,30, proiezione del primo dei quattro film che
l’ANPI, in collaborazione con l’associazione Mutilati ed invalidi di guerra,
presenterà nell’aula magna dell’Università presso il Collegio Marconi di
Portogruaro “Carnia 1944, un’estate di libertà” rievoca la gloriosa vicenda
della più estesa Repubblica partigiana sorta durante la seconda guerra mondiale
in Italia .
Siamo in pieno dominio nazifascista, ma in questo lembo di Friuli collocato
all’interno del “Litorale adriatico” divenuto dominio diretto della Germania di
Hitler, le forze partigiane osovane e garibaldine danno vita, da luglio ad
ottobre, ad una inedita “ Libera repubblica di Carnia”, esperimentando le future
forme di democrazia dopo più di venti anni di dittatura. Sono coinvolti 41
comuni e 90.000 abitanti, un terzo de Friuli.
Già a partire dall’inizio del 1944 il territorio friulano è stato interessato da
una serie di eventi feroci nella zona di Pradamano, di Nimis, di Paternel, di
Pramariacco, di San Giovanni al Natisone.
Il fronte nazifascista si è nel frattempo rafforzato anche con la presenza di un
forte contingente cosacco a cui i nazisti hanno promesso, in caso di vittoria,
il dominio diretto del Friuli.
La vicenda della libera repubblica di Carnia è legata a quella della “Zona
libera del Friuli orientale” dove si compie il terribile eccidio di Torlano il
25 agosto del 1944: 33 vittime innocenti e, tra queste, nove componenti della
famiglia De Bortoli, di origine portogruarese.
Anche in questa libera repubblica, ancora calda del fuoco che ha bruciato 33
persone, tra cui vecchi e bambini, sei comuni, tra cui Faedis, Attimis,Nimis,
Taipana, in tutto 300 Kmq e 21000 abitanti , collocati tra Udine ed il confine
orientale, si insediano giunte elette democraticamente dal Comitato di
liberazione nazionale (C.L.N.) che rimarranno in carica fino alla rioccupazione
nazifascista di fine settembre. |
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