Ieri venerdì 22 febbraio gli studenti delle Scuole Superiori di Portogruaro
sono scesi in piazza in numero di circa 500, come attesta l’articolo della Nuova
Venezia e le foto che accompagnano questo comunicato. Lo sciopero è stato
organizzato dai rappresentanti d’istituto delle Scuole Superiori che hanno
aderito alla manifestazione, con l’aiuto dei membri dell’Esecutivo portogruarese
della Rete degli Studenti Medi (Tiziano Pauletto, nostro giovane iscritto,
Virginia B., Valentina Spivach, Francesco Peressini).
Questa manifestazione
studentesca non può essere in alcun modo derubricata a facile espediente degli
studenti per sfuggire alle lezioni. Era ben organizzata e nella Piazza del
Municipio di Portogruaro i rappresentanti delle diverse scuole, a turno, hanno
spiegato le ragioni della manifestazione.
Hanno affermato che era necessario
denunciare il grave pressappochismo con il quale il ministro-ginnasta, alla
ricerca del consenso, in corso d’anno, ha introdotto un nuovo esame di maturità.
Il nuovo esame, nella parte orale, è molto simile ai quiz per ottenere la
patente di guida e le domande saranno distribuite in buste, come a Lascia o
raddoppia. La Sezione Dino Moro di Portogruaro, come ben si sa, si è mobilitata,
fin dall’autunno scorso, per raccogliere firme di una petizione popolare per
introdurre nelle scuole di ogni ordine e grado un’ora obbligatoria di Geo-storia
del presente, a partire dal 1989 ad oggi.
Come ANPI coltiviamo la memoria del
passato, ma nel passato la Resistenza deve crescere, specialmente fra i giovani,
alimentata dalla conoscenza della storia. Per procedere alla raccolta firme,
nell’autunno scorso abbiamo tenuto due presidi raccogliendone, nella sola
Portogruaro e in sole in quattro ore, più di 200, questo a dimostrazione che
quando l’ANPI è presente fra la gente mantiene ancora la sua significativa
rappresentatività.
Tra noi iscritti all’ANPI e il ministro che toglie la traccia
di storia dalla prova scritta della maturità c’è un abisso. Durante la
manifestazione sono intervenuti diversi rappresentanti degli studenti delle
scuole del territorio. Hanno denunciato la scarsa considerazione per lo studio
della storia da parte del ministero, l’approssimazione e la fretta con cui si è
voluto proporre la riforma e la trasformazione dell’esame orale di maturità in
quizzometro.
Elisa Gasperini ha anche sottolineato che, spesso nel corso della
esperienza Scuola-Lavoro alcuni imprenditori si servono della presenza di
studenti al posto degli operai. Ultimo, ma non ma non ultimo, la casa dell’ANPI,
la sezione con sede in Villa Martinelli, è aperta per le attività degli
studenti. Al nostro giovane iscritto Tiziano Pauletto sono state consegnate le
chiavi della sede. Desideriamo così sottolineare che, fra noi, gli studenti sono
i benvenuti, poiché offrono a noi vecchi una qualche certezza di non aver
lottato invano.
Per la sezione Dino Moro dell’ANPI di Portogruaro
Il presidente Grazia Liverani
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