A BORDO. Sulle rotte
dell’umanità |
Giovedì 19 settembre alle 20 e 30 a Portogruaro nella Sala Convegni
dell’Hotel Spessotto,
nel corso della manifestazione intitolata “A BORDO. Sulle rotte
dell’umanità”,
la popolazione cittadina incontra
Beppe Caccia, Comandante della nave “Mare Jonio”
per l’Organizzazione Non Governativa “Mediterranea”, e Don Luca Favarin,
prete padovano “di frontiera” e attivista della Onlus “Percorso
Vita”, entrambi dediti all’aiuto di persone in difficoltà, disperate,
provenienti da Paesi dove la guerra, le malattie, la carestia impediscono la
vita civile. L’A.N.P.I.-Associazione Nazionale Partigiani d’Italia,
sezione “Dino Moro” di Portogruaro, ha voluto con forza organizzare un
evento del genere, senza precedenti in riva al Lemene.
E lo ha fatto per due fondamentali motivi.
Innanzitutto, per smuovere l’indifferenza che di questi tempi contraddistingue
molti cittadini, riflesso pavloviano di un atteggiamento di delusione che oggi
caratterizza purtroppo tanti italiani, in una Nazione, quella italiana per
l’appunto, che con la crisi economica sembra aver perso anche la propria
identità.
Ma non è tutto. Alla rinuncia all’impegno socio-politico e culturale, presto si
è andata affiancando una rabbia senza precedenti, un sentimento vendicativo e
aggressivo che offusca i valori repubblicani, un rigurgito neo-fascista che
coinvolge i giovani con il (falso) mito del maschilismo, della guerra, della
violenza e consola gli adulti con promesse di riscatto in realtà infondate, nate
in un orizzonte pseudo-culturale privo di regole e di scrupoli.
Figli e nipoti di quegli Italiani che si sono sacrificati per la Libertà, la
Pace, l’Uguaglianza, la Giustizia, adesso vomitano odio su facebook. A questo
malcostume l’A.N.P.I. dice: “Basta!”. I nostri valori sono inequivocabili.
Solidarietà, inclusione, integrazione.
Punto di riferimento primario, la Costituzione Repubblicana per tutelare e
supportare le persone più fragili dando vita a effettive occasioni di lavoro e
sviluppo per tutti. Ma di che cosa parleranno Beppe Caccia e Don Luca? Semplice!
Del fatto che “a bordo”, cioè sui barconi, ci sono esseri umani che sopportano
per settimane, talvolta per mesi, tremende sofferenze, dopo aver subìto
violenze, stupri, mutilazioni, ricatti e minacce nei centri di detenzione in
Libia e, prima ancora, le pene di viaggi della disperazione in mezzo al deserto.
Queste persone devono essere accolte, curate, assistite. Chi lo impedisce non
commette soltanto una crudele ingiustizia, ma vìola lo spirito e la lettera di
precise e cogenti norme del diritto internazionale e del diritto marittimo
sancito da convenzioni firmate da tutti gli stati civili del mondo. Contro
questa ingiustizia, contro questa violazione della legalità è lecito ribellarsi.
La guerra alle O.N.G. è immorale. L’emergenza-migranti esiste, ma l’allarmismo
intorno a essa è funzionale solo a stornare l’attenzione dell’opinione pubblica
dai guai economici e dall’incapacità politico-amministrativa degli italiani.
Mentre si crea lo scandalo sugli sbarchi dei poveri cristi, in parallelo, la
polemica filofascista contro l’Europa Unita si fonda su un equivoco che forse
non è dovuto solo all’ignoranza, ma è voluto. Se per “Europa” s’intendono la
Commissione e il Parlamento Europeo, le accuse sono del tutto ingiustificate.
Queste istituzioni, infatti, non hanno alcuna competenza in fatto di migrazioni.
E non ce l’hanno, perché i governi nazionali si sono sempre opposti ad
affidargliela. È l’Europa dei governi quella che ha lasciato sola l’Italia a
gestire l’immigrazione. E lo ha fatto proprio in base ai principi del
sovranismo. Di questi e di molti altri argomenti discuteranno Caccia e Favarin.
Il sorriso di un bambino per loro è più importante di qualsiasi denuncia. Ecco
perché l’A.N.P.I.-Associazione Nazionale Partigiani d’Italia di
Portogruaro, sezione intitolata a “Dino Moro”, ha voluto sponsorizzare
e promuovere l’evento di Giovedì 19 settembre alle 20 e 30 a Portogruaro
nella Sala Convegni dell’Hotel Spessotto. Per tenere sempre vivo lo
spirito di pace, di umanità e di giustizia della Resistenza e dei Partigiani che
nel 1945 liberarono l’Italia dal regime nazi-fascista.
E allora, tutti A BORDO! Sulle rotte dell’umanità! |
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