IMELDE ROSA, STAFFETTA PARTIGIANA PER
SEMPRE
25 aprile 2020 - Intervento on line di Sergio Amurri, vice-Presidente ANPI
Portogruaro, alla Manifestazione Democratica intitolata “PIAZZALE RESISTENZA”
(Piazza Virtuale di Democrazia Reale) in occasione dell’emergenza da CoronaVirus
che vieta assembramenti pubblici.
Un saluto da Portogruaro.
Sono Sergio Amurri e vi parlo come vice presidente dell’A.N.P.I. di Portogruaro, sezione
intitolata a “Dino Moro”, il partigiano Fausto, e vi riporto il pensiero di una
persona che ha partecipato alla Resistenza, cioè Imelde Rosa, che quella volta
era una ragazzina e con la sua bicicletta faceva la staffetta partigiana, adesso
compie 87 anni e ieri quando l’ho incontrata mi ha chiesto di trasmettere le
seguenti parole:
- È chiaro perché oggi siamo qui, in tanti: perché si ripresenta un passato
tragico, che credevamo morto e sepolto, perché si ripetono squallide
manifestazioni di fascismo e di nazifascismo.
- È gente che ha dimenticato o
che non ha mai saputo niente: dei milioni di morti provocati dal nazifascismo,
delle leggi razziali che hanno riempito i campi di sterminio, dei confinati, dei
bastonati, degli impiccati nelle piazze, del sangue nelle strade: venti e passa
anni di dittatura dimenticati.
-
L’obiettivo è cancellare la Costituzione, la stessa per la quale sono morti
migliaia di giovani partigiani, migliaia di vittime innocenti, la stessa
Costituzione che ancora oggi ci protegge e che tutti noi vogliamo conservare,
anzi, vogliamo che sia sempre più operativa.
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I valori per i quali sono morti i nostri partigiani non sono affatto vecchi
né superati: sono gli stessi per i quali anche le generazioni attuali vogliono
lottare, impegnarsi, e le parole sono sempre quelle: Libertà, Lavoro, Pace,
Diritti.
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I partigiani antifascisti di oggi sanno che l’odio e la violenza rinascono,
per questo siamo qui, oggi.
-
Ci sollecitano i segni della violenza, segni ancora scritti nella nostra
terra, nel Portogruarese, nell’intero Veneto Orientale: gli impiccati della
piazza di Portogruaro, i morti di Blessaglia, i componenti della Famiglia De
Bortoli, bruciati vivi in una stalla, a Torlano, i feriti, i mutilati della
nostra città, gli ebrei che dalle nostre contrade sono stati deportati ad
Auschwitz.
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Questa consapevolezza storica ci porta anche oggi a credere che sia
necessaria questa manifestazione democratica, ci porta a ricordare e a
festeggiare i 75 anni passati dal 25 aprile del ’45.
Queste sono le parole di Imelde Rosa, che da bambina ha fatto la staffetta
partigiana e che l’A.N.P.I. di Portogruaro, del quale sono portavoce, vorrebbe
fossero condivise da tutti i presenti.
Un saluto e Viva l’Italia Libera e
Democratica.
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