Aldo Camponogara!
Per sempre presente nel cuore di Portogruaro .
La scomparsa di Aldo Camponogara, vittima
di un male tanto lento quanto inesorabile, colpisce al cuore la città di
Portogruaro, dove era nato nel 1923, e unisce tutti i cittadini nel più sentito
e sincero cordoglio.
Aldo fu partigiano, imprenditore, archeologo, uomo politico. Portogruarese,
diplomato presso il Collegio Marconi, appena ventenne intraprese la lotta
partigiana nella Brigata Osoppo con il nome di battaglia di “Lemene”, insieme a
ragazzi che poi sarebbero divenuti politici di spicco come Dino Moro, Gianni
Artico e tanti altri per i quali la scelta antifascista diventa impellente a
partire dal 25 luglio 1943, con la caduta del fascismo, e poi nel tragico ed
eroico periodo che va dal settembre 1943 all’aprile 1945, anche sulla scorta
della formazione democratica acquisita dal sacerdote don Giuseppe Lozer, che fu
loro insegnante al Collegio Marconi.
Nel dopoguerra, Aldo Camponogara militò in un primo tempo nel Movimento Popolare
e si laureò in Giurisprudenza, per poi trasferirsi a Venezia e dedicarsi a
problematiche socio-economiche e culturali tipiche della rinascita post-bellica.
Come imprenditore, sul finire degli Anni Cinquanta, fu abile nel gestire la
BonGas, azienda di famiglia attiva tra Friuli e Veneto nel settore del metano
per autotrasporti. D’altra parte, il talento politico, che lo aveva condotto ad
assumere ruoli dirigenziali nel Partito Comunista, era destinato a prendere il
sopravvento e Aldo svolse diversi ruoli come consigliere sia provinciale sia
regionale, quindi comunale e infine come vicesindaco proprio nella “sua”
Portogruaro.
Fu fondatore e presidente del CoVenOr, l’ente dedito allo smaltimento dei
rifiuti e al controllo ambientale. Come consigliere della Cassa di Risparmio di
Venezia favorì la creazione di Fondazioni come la Santo Stefano, la Portogruaro
Campus e la Colluto, dall’inequivocabile impatto sulla cultura nel Mandamento.
In tal senso, la sua figura fu, poi, decisiva nella costituzione del Gruppo
Archeologico Veneto-Orientale.
La straordinaria rete di impegni affrontati da quest’uomo intelligente e
combattivo fu sempre guidata dalla memoria dell’impegno partigiano, che lo
indusse a ricoprire incarichi importanti, come quello di Tesoriere e di Primo
Presidente, nell’A.N.P.I. di Portogruaro, l’Associazione Partigiana della quale
egli stesso era stato fondatore con Dino Moro, ex partigiano “Fausto”, e con
Imelde Rosa Pellegrini. Nel 2017, il duro colpo della perdita della moglie,
Norma Cavazzini, anch’ella impegnata sul terreno socio-politico e culturale nel
territorio veneto e friulano.
A pochi mesi di distanza, nello stesso anno, si spegne anche la figlia maggiore,
Paola, avvocato di valore e molto amata a Portogruaro. Oggi, la notizia della
morte di Aldo, che riempie di mestizia l’altra figlia, Fabia, tutti i congiunti
e l’intera città del Lemene, che non a caso lo aveva insignito del Premio
"Gervino", riservato ai suoi figli più generosi e valorosi.
Al tempo della resistenza partigiana risuonò cristallina la voce di Aldo
Camponogara, una voce che parlava di giustizia sociale, di lavoro per tutti, di
pane, di civiltà da creare a costo di sacrifici, soprattutto una voce che
parlava di Libertà. Nessuno lo ha dimenticato. E di quella voce a Portogruaro
risuona un’eco che diventa Storia.
Chiunque ne potrà percepire il respiro e lo spessore. Per sempre.
Onore al
Partigiano Aldo Camponogara!
Sergio Amurri, Vice-Presidente dell’ANPI di Portogruaro, Sezione “Dino Moro”
|