La Presidente dell’’Anpi di Portogruaro rende noto la sua piena condivisione
della posizione ufficiale dell’ANPI nazionale in merito alla condanna del
nazismo in sede ONU. Nessuna reticenza, nessun distinguo in merito che possa
offuscare l’orrore storico del nazifascismo e sue recrudescenze ancora presenti
nel nostro tempo.
Imelde Rosa Pellegrini
Si è appreso, nei giorni scorsi, che in una Commissione dell’ONU è stato posto
in votazione un documento di condanna del nazismo. Gli Stati si sono divisi; il
documento è stato approvato, ma con significativi voti contrari e/o di
astensione.
Ci ha colpito, in particolare, vedere i Paesi europei, a partire dall’Italia,
schierati sulla linea dell’astensione, così come il vedere, tra i voti contrari,
anche quello degli Stati Uniti.
Le spiegazioni sono assolutamente insufficienti. Sulla condanna del nazismo,
soprattutto in una fase in cui ci sono tanti rigurgiti di neo-nazismo, non ci
possono essere dubbi, esitazioni o contrarietà, perché si è trattato di quello
che alcuni hanno definito come “ il male assoluto” e tutti dovrebbero essere
impegnati a non dimenticarlo.
In particolare, ci sembra grave che non si sia pronunciata a favore l’Europa (e,
per quanto ci riguarda più da vicino, l’Italia), che ha vissuto praticamente in
tutti gli Stati, l’orrore, la brutalità, la violazione dei diritti umani, da
parte del nazismo.
Non ci possono essere ragioni di opportunità, e tanto meno ragioni collegate
alle presunte finalità di chi ha promosso l’iniziativa, che possano valere, in
questo caso. Quand’anche si dubitasse delle ragioni che hanno indotto a
formulare quella proposta e quand’anche si ritenesse che anche lo Stato
proponente meriterebbe un giudizio severo, per quanto riguarda i diritti umani,
questo non toglierebbe che si trattava di esprimere una condanna severa del
fenomeno nazista.
Contro il nazismo e il fascismo, dopo le terribili esperienze vissute in Italia
e in Europa, non si può fare a meno di schierarsi sempre in qualunque occasione;
altrimenti perfino questa doverosa condanna rischierebbe di finire in un limbo
di ambiguità, francamente non ammissibile e non accettabile quando si tratta di
fenomeni devastanti come il nazismo.
Carlo Smuraglia |