L’Anpi di Portogruaro ripropone alla popolazione del Portogruarese una serie di
opere aventi come finalità di tenere vivi nel ricordo importanti eventi della
vicenda resistenziale che prepararono e resero possibili la caduta della
dittatura fascista, l’avvento della Repubblica democratica e la Costituzione.
Ne
indichiamo i contenuti e i caratteri:
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Carnia 1944 un’estate di libertà(2012)
Il film racconta la storia della Repubblica di Carnia , quando, dal luglio all’ottobre dell’estate del 1944, 41 comuni, in tutto 90.000 abitanti, vennero liberati dai partigiani osovani e garibaldini dall’occupazione nazifascist
a.
In quel periodo eroico, dunque, in piena occupazione, nell’ambito del “Litorale adriatico”, dominio del Terzo Reich e dell’orda cosacca (dato in proprietà ai Nazisti dalla Repubblica mussoliniana di Salò) si sperimentarono per qualche tempo le future forme di democrazia.
Simili eventi accaddero, più o meno nello stesso periodo, in altre località d’Italia , anche molto vicine: si pensi solo alla “Zona, libera del Friuli orientale” nei comuni di Faedis, Nimis, Attimis… in una zona comprendente 21000 abitanti che sperimentarono anch’essi una libera repubblica sotto il governo di una giunta emanata dal Comitato di liberazione comprendente i vari partiti antifascisti, dopo aver subito stragi dolorose, tra cui quella di Torlano ( vi morirono 9 componenti della famiglia portogruarese De Bortoli)
L’opera si avvantaggia di una fotografia eccellente che mette in luce non solo i fatti storici, ma anche gli stupendi paesaggi della terra di Carnia e dell’Alto Friuli.
A ricostruire l’evento, sono i ragazzi di una scuola condotti nei vari luoghi dai loro docenti. |
L’uomo che verrà.
Il film, molto toccante e storicamente veritiero, è ambientato nell’estate del
1944 e traduce in termini cinematografici la strage di Marzabotto e altri
dolorosi eventi a questa connessi, visti dagli occhi di una bambina di circa
otto anni, resa muta dalla violenza cui è costretta ad assistere, rimasta sola a
lottare per la propria sopravvivenza.
Nonostante la sua estrema fragilità, la bambina, che guarda con grande
consapevolezza all’orrore in cui è immersa, salva anche un piccolo bambino,
“l’uomo che verrà” , quindi, che si affaccerà al mondo liberato dalla violenza
nazifascista grazie all’impegno di coloro che scelsero, come questa bambina, di
“fare resistenza” .
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Ogni cosa è illuminata (2005) di Liev Schreiber.
Un giovane ebreo di origine ucraina, nato e vissuto negli Stati Uniti, decide di
ritornare in Europa nel paese di origine della sua famiglia per ritrovarvi il
piccolo villaggio dove era vissuto il nonno. Qui giunto, il giovane scopre che
anche la popolazione ariana locale era stata persecutrice degli Ebrei, prima
dell’arrivo dei nazisti.
Perfino il villaggio del nonno ora non esisteva più, cancellato dalla violenza e
dalla decimazione nazista.
Solo una vecchia donna che aveva conosciuto il nonno aveva conservato qualche
segno del tempo della violenza subita dagli Ebrei.
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Generi coloniali. Storia, letteratura e musica del colonialismo
italiano.
Trattasi di un testo teatrale che recupera la storia di sopraffazione e la
vicenda dell’ imperialismo operante in Italia durante la prima metà del
Novecento e in particolare nel corso della dittatura fascista, non tralasciando
di guardare con sguardo consapevole alla storia successiva.
Tale lavoro, disponibile anche in CVD, recupera i diversi mezzi di comunicazione
dell’epoca, canzoni, volti, musiche, parole e testi poetici che rendono con
chiarezza la cultura e la mentalità del tempo, illustrando in modo solo
apparentemente leggero, ma in realtà con rigore e fedeltà eventi nodali della
storia, quali la grande emigrazione di massa, il colonialismo, le conquiste di
territori lontani con sanguinose imprese, la seconda guerra mondiale e il
dopoguerra L’opera è disponibile grazie alla collaborazione dell’ANPI locale con
la Sezione dell’Associazione Mutilati ed Invalidi di guerra di Portogruaro
(I.R.P)
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